PRESENTAZIONE
(aggiornamento DICEMBRE 2016)
La Mescal Nautica e’ un cantiere di progettazione e costruzione di natanti e imbarcazioni a vela.
Dal 2004 il cantiere non produce piu’ in Italia dove rimane attivo solo lo studio di progettazione.
BIOGRAFIA DEL PROGETTISTA
Federico Alberigi nasce a Roma nel 1939 dove frequenta il liceo artistico e la facolta’ di architettura; nel 1963 diventa docente di disegno tecnico, fino al 1986. Dal 2003 conduce i Master per ingegneri meccanici del vento inviati dal Politecnico di Milano e stages in yacht designer per architetti provenienti dall’Universita’ La Sapienza di Roma.
Negli anni ’60 frequenta, prima come allievo e poi come istruttore le migliori scuole di vela europee.
Negli anni ’70 si specializza in progettazione e costruzione navale.
Nel 1978 fonda, a Fiumicino, la Mescal Nautica di cui tuttora ne e’ il progettista, il direttore tecnico e il titolare unico.
Mescal 818
La prima imbarcazione costruita e’ il Mescal 818, che riscuotera’ un buon successo commerciale, con la produzione di dieci unita’ l’anno, fino al 1988. Ottime saranno le prove in mare, redatte dalle riviste Nautica, Forza 7 e il Giornale della Vela. Caratteristica di questo natante, sono le qualita’ marine e la abitabilita’ con l’altezza d’uomo in cabina, bagno separato, cucina, dinette e cabina di prua. Per questa barca la VM progettò un motore diesel da 9 hp “pulito”. Furono adottate per la prima volta antivegetative non tossiche nonche’ il serbatoio per il recupero delle acque nere. Per queste soluzioni, il nascente Ministero dell’Ecologia, presentò la barca al salone di Genova del 1985, con il nome di Marepulito dal quale nascera’ l’omonima associazione ambientalista.
Mescal half ton
Nel 1984 la Grecia ordinò un Half Ton, per partecipare nell’85 all’ “Half-Ton Cup”. Questa imbarcazione, fu costruita in resina vinilestere e carbonio, tecnica all’ora sperimentale, ma a tutt’oggi la barca e’ in perfette condizioni e viene usata in regate, nell’arcipelago toscano. Ne furono costruiti in tutto sei esemplari, per l’esportazione, fino al 1987.
coperta Halfton vista da prua
pozzetto Halfton visto da prua
Mescal 959
Mimì Bizzosa
Nel 1985 si costrui’ il 959, di m.9,50×3,20, allora il piu’ grande dei natanti in Italia. Progettata come un crociera regata Ior, si dimostro’ vincente anche nelle successive regate in Ims, ( Birba, Ninja, Mimì). Fu costruita in soli 25 esemplari, fino al 1989, quando un incendio doloso, nel cantiere di Grosseto, distrusse gli stampi che non furono ripristinati in assenza dell’assicurazione.
Esistono delle repliche, non autentiche.
Mescal 31
Paprika (sponsorizzata da Vuarnet)
Nel 1994 viene progettato e costruito il primo Ims Mescal, di m. 9,60×3,00. Caratteristica saliente di questa barca, sono gli interni, costruiti in vetro E, in forma ergonometrica, tale da garantire la massima rigidita’ strutturale e un innovativo design, che conferisce agli interni una grande luminosita’ e nessuna manutenzione. In regata il Mescal 31 e’ sempre ai primi posti e partecipa alle piu’ importanti competizioni in Italia e all’estero.Il trofeo piu’ prestigioso e’ la vittoria nella combinata della Giraglia Rolex Cup del 2000, con l’imbarcazione Lima Golf 3 e la conferma nel 2002 con il 6° posto in overall, su 150 barche. L’attuale gph e’ 665. La barca è tutt’ora in produzione, e dopo alcune modifiche al pozzetto, che ne migliorano l’abitabilita’ interna ed esterna, viene chiamata Mescal 31.2.
Mescal 33
Costa del Salento
Nel 1998 viene impostato il modello del Mescal 33, dall’innovativo design della coperta e dello scafo, inizialmente progettato secondo i parametri Ims. La barca riprende la sperimentata tecnica costruttiva, adottata con successo nei Mescal 31, ovvero gli interni interamente in vetro E, paratie incluse. Dopo numerosi test e rielaborazioni, nel 2002, vengono varati i primi due esemplari. Il 33 si dimostra subito una barca molto performante, facile da condurre e con un grande abitabilita’. Nel 2003 vienemodificata la cuccetta di poppa, con un orientamento trasversale rispetto all’asse longitudinale della barca, aumentando notevolmente la capienza abitativa. Vengonoinoltre migliorati i parametri IMS, la prua, le appendici e l’assetto. Questa seconda serie viene chiamata Mescal 33.2. Stante le capacita’ velocistiche e abitative del Mescal 33, nel 2003, dallo stesso corpo barca, viene ricavato il Mescal 36, barca destinata prevalentemente alle regate IMS.
Mescal 50
Mexico
Barca progettata e varata nel 2002, con due diversi pozzetti e arredi interni.
Per le particolarità costruttive e progettuali, conformi al regolamento ABS, la barca dal 2003 viene costruita in Messico, per essere utilizzata nei Carabi e nel Pacifico. Il Mescal 50 è progettato per essere condotto da un equipaggio ridotto e anche in solitario, con l’ausilio di winches elettrici. La barca, come tutti i Mescal è progettata e costruita per partecipare a regate di alto livello e a traversate oceaniche. Le paratie e i mobili dell’arredamento, sono in vetroresina, interamente resinate allo scafo e alla coperta, determinando una resistenza superiore, impensabile per una barca analoga, con interni in compensato marino. All’interno le parti a vista sono rivestite in ciliegio e alcantara marina. I piani orizzontali sono in carbonio, bordati con massello lucido. I piani bassi verticali, sono in gel-coat lucido bianco. I pozzetti hanno le sedute rivestite di teak. Il ponte ha l’antisdrucciolo riportato e colorato sabbia chiara. Viene montato di serie, l’impianto di aria condizionata, il serbatoio per il recupero delle acque nere e grigie, due frigoboat, il dissalatore e un sistema di ancoraggio automatico, posto nell’opera viva della barca.
Mescal 40
Le Tre Marie
Progettata secondo gli ultimi regolamenti di classe “ Ocean A “ , ma con caratteristiche costruttive che privilegiano la sicurezza e il confort, per aderire a specifiche richieste di alcune compagnie di charter americane, che utilizzano il Mescal 40 nei Caraibi e nel Pacifico. La barca dal 2004 viene costruita in Messico. Questo nuovo 40 è conforme alle rigide direttive dell’ABS degli S.U., in materia di sicurezza attiva e passiva e alle norme californiane sull’inquinamento marino, dai residui organici, dalle antivegetative tossiche e dagli scarichi di raffreddamento dell’entrobordo. Caratteristiche che la Mescal nautica ha sempre adottato e perseguito, fin dal 1985 con la prima barca ecologica costruita, il Mescal 818 “ Marepulito “, presentato al salone di Genova del 1985 e sponsorizzato dal Ministero dell’ecologia. Pei queste normative, non essendo ancora completamente recepite in Italia, la barca non viene importata. La tecnologia costruttiva è la stessa adottata per gli altri Mescal e cioè minima presenza di legno negli interni, massima rigidezza dello scafo e delle sovrastrutture, inaffondabilità, grande maneggevolezza a motore e a vela, attento studio della carena, delle appendici e del piano velico.
Mescal 263
Vermentino
Questa barca è la prima variante del Mescal 262, che a sua volta discende dal Mescal 818, nato nel 1978. Questa lunga evoluzione, giunge a compimento con le quattro varianti proposte attualmente ( 262, 263, mescalsole e GP 26 ), che entro il 2010 saranno completate. Il nuovo Mescal 263 è l’evoluzione del 262 in chiave ecologica, poiché monta un entrobordo elettrico, alimentato da pannelli fotovoltaici posti sulla tuga ; inoltre, avendo le appendici retrattili, può essere facilmente alato e varato attraverso uno scivolo, e contestualmente lavata la carena, evitando la presenza dell’antivegetativa. Stante il suo ingombro, il suo ridotto peso, le appendici retrattili e il wc con recupero, può essere facilmente trainato da una media vettura, per lunghi trasferimenti via terra. La possibilità di parcheggiare la barca a terra, dovrebbe favorire la costruzione di porti a “ secco “, in alternativa ai convenzionali, costosi e inquinanti porti a mare. Se i criteri ispiratori sono derivati dall’818, le modifiche apportate ( max. lunghezza al gall.to, maggiore sup. velica, pozzetto più ampio ) permettono velocità maggiori che insieme a una serie di accorgimenti tecnici ( paratie e arredi in vtr, inaffondabilità ) e a uu costo di acquisto e di gestione modesti, può essere la barca di riferimento per una moderna utenza, sensibile ai problemi ambientali e alla sicurezza, che però non vuole rinunciare a una velocissima barca a vela.
Mescal 33 ORC
Progetto impostato nel 1998, secondo i parametri IMS; poi nel 2000, dopo la vittoria in overall, nella Giraglia Rolex Cup, del Mescal 31, ( dal rating insuperabile ) fu deciso di modificare il progetto e il modello del 33, come monotipo, per farlo competere con il Figarò e con il Melges 32. . Nel 2002 venne varato il primo 33 ( JM33 Gatto maoo, visibile a Viareggio ) e poi Costa del Salento, ( nella versione 33.2 ) protagonista di numerose vittorie, in regate lunghe e a bastone. Questa barca, ora chianata Blue Calafate, è visibile a La Spezia. La produzione in serie del 33 non fu avviata a causa degli stampi inutilizzabili perché deformati e destinati alla demolizione. Solo quando nel 2006, il Mescal 31 cessò di essere commercializzato, furono ricostruiti i modelli del 33, con piccole varianti nella coperta, ( impianto fotovoltaico nella tuga, drizze sottotraccia, winches delle stesse sottovento, tambuccio ad ala di gabbiano “ ocean “, ecc. ), e dopo il 2008, con l’avvento del nuovo regolamento ORC, anche nelle appendici e nel disegno della randa. Questo nuovo modello, sottoposto a un attento studio al computer con il Velocit Prediction Program ha indicato che la velocità dello yacht è maggiore di quanto indichi il rating ( 635-638 ) rispetto a barche più lunghe e più grandi.. Il Mescal 33ORC, per rientrare nella classe dei monotipi, viene venduto completo di attrezzature, della migliore qualità, per regatare in singolo o in equipaggio.
Mescal 35 Open
Progettata e varata nel2007, lo yacht sarà testato per tutto il 2008, nel golfo di Biscaglia ed entrerà in produzione nel 2009. Il 35 Open, pensato per le regate di altura in solitario, o con equipaggio ridotto, per la sua abitabilità interna, per essere inaffondabile, dotato di dissalatore, d’impianto ecologico e d’impianto fotovoltaico, garantisce lunghe crociere veloci, nella massima sicurezza. La rigidità dello scafo, dovuta alla costruzione in infusione “ 3D “ e l’adozione negli interni di paratie e mobili in sandwich di vetro E, tecnica ampiamente collaudata dal 1996 su tutti i Mescal, conferiscono al 35 una resistenza meccanica, impensabile in uno scafo convenzionale:La barca per rientrare nella classe degli one design, viene venduta completa e senza extra ( vele escluse ) Per tutto il periodo del collaudo, non saranno pubblicati i disegni e il capitolato, per tutelare la riservatezza del progetto ma solo una/due foto e disegni di massima.
Mescal Class40
Nassau
Barca progettata nel gennaio del 2007, secondo i parametri della nuova classe, poi aggiornata fino al maggio 2008, viene costruita in un cantiere “ riservato “ per tutelarne la tecnologia costruttiva, evoluzione dell’infusione “ 3D “.Barca tecnologicamente conservativa, ma ad alto contenuto ingegneristico, per l’adozione, nel rispetto dei vincoli della classe, di materiali avanzati, che hanno la finalità di semplificare al massimo la conduzione, al singolo o a un equipaggio ridotto, nella massima sicurezza possibile. Accorgimenti tecnici e progettuali, necessari in uno scafo con uno straordinario rapporto peso / potenza ( 4500 kg. per 115 mq. di tela, ovvero il doppio di un 40 piedi cruiser-racer ). Numerose sono le tecniche costruttive applicate in questo Class40, già ampiamente sperimentate nei Mescal dal 1986, quali gli arredi e le paratie in vtr a sandwich, che conferiscono allo scafo una rigidità flesso-torsionale impensabile in un analogo scafo con interni in compensato marino. Se l’alta stabilità di forma, consente alla barca di entrare nei porti con la chiglia alzata ( pescaggio da m. 3,00 a 1,50 ), il meccanismo a pistoni oleodinamici, servoassistito da un sistema manuale di sicurezza, deve essere di facile gestione, senza manutenzione e duraturo nel tempo. L’armamento di coperta prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, dell’ultima generazione, calpestabili e posti al centro della tuga, in grado di garantire la ricarica delle batterie di bordo e l’alimentazione di un piccolo entrobordo elettrico di emergenza, nonché delle pompe dei ballast. In crociera, questa barca consente rapidi spostamenti nella massima sicurezza ( è inaffondabile ) e affidabilità, consentendo con i suoi ampi spazi interni una vivibilità paragonabile a un cruiser di 50 piedi..
Mescal 46
La tecnologia , ampiamente profusa nel class40, viene tutta riversata nel 46, che ha un dislocamento più alto di 500 kg. dovuto a una maggiore lunghezza. Le casse stagne, per l’inaffondabilità, sono portate a 4 mc. Nella coperta, le barre dei timoni sono sostituite da due ruote in carbonio e sempre nel pozzetto sono presenti una coppia di schienali imbottiti ruotanti di 100° e il trasto randa a filo coperta. A poppa del pozzetto troviamo un ampio prendisole di m. 2,00×4,00 con sottostante il “ garage “ per un gommone di m.3,80×2,40, il cui fuoribordo ( 30-40 cv. ) ancorato al gommone, quando questo è gia inserito nel garage, può servire come motore ausiliario o in accostate a “ filo “, nei porti. Le modifiche più importanti negli interni, riguardano l’inserimento di un bagno per ogni cabina ( tre ), l’aria condizionata, il desalinizzatore, un grande frigoboat e un entrobordo Volvo da 60 hp, nonchè una cura particolare nelle rifiniture, con cornici in massello di mogano.. La barca è indirizzata a quegli armatori che prediligono le lunghe traversate, in velocità accompagnati da “ normali “ ospiti. La barca sarà varata subito dopo il collaudo del class40.
Il sito è in fase di aggiornamento. Ogni barca avrà la sua scheda e il disegno originale, da confrontare ogni volta si acquisti un usato Mescal, troppo spesso incautamente manomessi o replicati illegalmente da privati e piccoli cantieri.
Alberigi Federico, Roma novembre 2016.